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Da Jourdelò

Passatore 2 (Miniatura 219x138 px)Era una notte buia e tempestosa. Anzi, quella volta lì doveva esserci il sole quando, mentre Stefano aiutava controvoglia il padre nel mestiere del passatore, all’imbarco del traghetto si presentò un bandito.
Che era un bandito lo si capiva subito: era alto e massiccio, portava degli orecchini d’oro e il suo volto era adornato da degli splendidi mustacchi.
Stuvané lo aveva visto bene, lo divorava con gli occhi e aveva addirittura scambiato con lui alcune battute di scherno sui papalini.
Ecco uno che non piega la schiena, uno che va all’avventura invece che starsene nei campi! Avrà probabilmente pensato.
Autore: Andrea Trentini
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14_rudio01Il conte Carlo Camillo di Rudio, nobile bellunese, anarchico e patriota Risorgimentale, è conosciuto dai più per la partecipazione, al fianco di Felice Orsini, all’attentato a Napoleone III nel 1858 (v. Jourdelò n°4, apr-set 2006, p.33) e per la successiva clamorosa e rocambolesca fuga dalla Caienna. Ma la storia della sua vita riserva numerose altre sorprese e avventure, degne di un romanzo d’appendice.
Autore: Andrea Olmo
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Museo R 2 (Miniatura 219x183 px)Nel periodo seguente l’unificazione, Bologna aveva conosciuto un notevole rinnovamento culturale, politico, economico e sociale, grazie soprattutto ad una nuova classe dirigente. Espressione di questa Bologna in fase di crescita fu l’Esposizione del 1888, sostenuta da buona parte della dirigenza cittadina per ragioni di ordine economico e politico.
A S. Michele in Bosco invece furono predisposte l’Esposizione di Belle Arti ed il cosiddetto Tempio del Risorgimento, luogo atto ad illustrare ai giovani i fatti di un vicino passato, inteso come essenziale punto di riferimento per poter costruire un Paese nuovo. Il principale artefice di questo Padiglione risorgimentale fu Raffaele Belluzzi.
Dopo la chiusura del Tempio del Risorgimento, fu ancora una volta Belluzzi, appoggiato dalla Commissione ordinatrice, a proporre al Comitato esecutivo dell’Esposizione la realizzazione di una mostra permanente.
Autore: Davide Nannoni
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23_guano02Accade a volte nella storia umana che eventi lontani nel tempo continuino a influenzare i rapporti tra le persone e addirittura tra le nazioni. Il XIX secolo in particolare è stato pieno di rivoluzioni e sconvolgimenti non solo in Europa, ma anche altrove, perfino in quel continente sudamericano di cui poco si studia a scuola e che, tra il periodo dell’indipendenza dalla Spagna negli anni 1808-1825 alle rivoluzioni dittatoriali del XX secolo, non sembra stimolare l’interesse degli studiosi nostrani.
Autore: Lorenzo Nannetti
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