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Da Jourdelò

Quando Giuseppe Rossini, ormai anziano, ammirava commosso i grandi trionfi di suo figlio Gioachino, non poteva certo non ripensare ai tanti sacrifici che avevano consentito a quel suo unico, amatissimo figliolo, di divenire il musicista più noto ed apprezzato della sua epoca. Giuseppe, conosciuto da tutti come Vivazza per la sua esuberanza ed espansività, era nato a Lugo nel 1764 e di mestiere faceva il trombettista, come suo padre Gioacchino Sante. Assunto nella sua città come Trombetta Comunale, l’equivalente più o meno di un banditore comunale, si era quindi trasferito a Ferrara, per suonare il corno da caccia nella banda del locale presidio militare.

Autore: Andrea Olmo
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01_mazzini01Nel corso della sua vita Giuseppe Mazzini sostenne coerentemente le grandi cause umanitarie del secolo. Riguardo alle battaglie per l’emancipazione della donna la sua esortazione in certi frangenti assunse un carattere lapidario, con l’invito esplicito di cancellare dalla mente ogni idea di superiorità perché Davanti a Dio Uno e Padre non v’è uomo né donna; ma l’essere umano.

Autore: Sauro Mattarelli
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edoardo-tofano-il-ventaglio (Miniatura 219x295 px)In occasione delle Esposizioni, nell’Ottocento venivano pubblicate guide illustrate: libroni da centinaia di pagine che descrivevano quanto esposto nelle varie sale. Questo breve scritto è estratto dalle pagine 659 e 660 della guida illustrata all’esposizione di Parigi del 1867. Dopo una lunga introduzione l’autore inizia finalmente a descrivere i ventagli esposti, ma la parte interessante è proprio l’introduzione...
Autore: Luigi Enault
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La cavalleria degli Ascari in una fotografia d’epoca (Miniatura 219x128 px)Noi italiani non conserviamo certo un bel ricordo delle nostre campagne coloniali: la tragica sconfitta di Adua del 1896 è assurta a simbolo di un’avventura coloniale mal organizzata, stracciona, votata alla conquista di inutili scatoloni di sabbia, condotta da un esercito mal armato e peggio comandato, e destinato ad essere perennemente battuto da dei selvaggi armati di zagaglie.
Al massimo si ricordano gli eroici sacrifici del Maggiore De Cristoforis a Dogali o del Maggiore Toselli all’Amba Alagi; sacrifici eroici si, ma comunque sconfitte anche quelle.
Autore: Andrea Olmo
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